CROWDFUNDING per il Progetto [DI]SCORDARE

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Riceviamo da Viviana Gravano e volentieri condividiamo il crowdfunding per questa importante iniziativa.

Car*
solo un picolo e discreto remind per ricordarvi che la nostra campagna di crowdfunding per il progetto [DI]SCORDARE Memorie Difficili in Italia dal Fascismo al G8 è aperta. Se vi sembra interessante per favore dateci un vostro anche piccolo contributo, per noi sarà un incoraggiamento ad andare avanti. E se volete DIFFONDETE LA CAMPAGNA ai vostri contatti!!
Grazie mille
un slauto cordiale a tutt*
VG
il link alla campagna

Il Progetto

[DI]SCORDARE

memorie difficili in Italia

dal colonialismo al fascismo fino al G8

 

/https://vimeo.com/user22959011

 

SCROLL DOWN FOR ENGLISH VERSION

translated by Pierpaolo Ricci

DI COSA PARLIAMO

Cosa hanno in comune la strage nazi-fascista di Sant’Anna di Stazzema e l’omicidio di Carlo Giuliani al G8 di Genova? La strage dei monaci del convento di Debra Libanos in Etiopia ad opera dei colonialisti Italiani e la strage della bomba alla stazione di Bologna? L’eccidio di Portella della Ginestra e le vittime dell’ICMESA a Seveso?

Il progetto [DI]SCORDARE unisce nel suo titolo i due opposti con cui si pone a confronto il nostro progetto: da un lato chi ha continuato a opporsi, a non accettare, ad essere la voce discorde rispetto alle narrazioni comuni e ufficiali in Italia; dall’altra la pratica, molto italiana, dello “scordare”, cancellare o ben nascondere quei traumi collettivi che dal 1861 ad oggi hanno definito l’identità di questo paese.

Nell’Italia immediatamente formata si parte già per le guerre di conquista coloniali, che avranno il loro apice durante il fascismo, ma che iniziano in epoca liberale. Il colonialismo italiano non ha solo portato morte e distruzione in diversi continenti nel mondo, ma ha contribuito in maniera sostanziale a costruire un immaginario razzista che ancora oggi si manifesta in maniera virulenta in tutta Europa. I razzisti di oggi in Italia sono solo i nipoti dei colonialisti italiani di allora.

Dagli anni venti l’Italia è stata dominata dal fascismo, una dittatura feroce, pari al nazismo, al franchismo e poi allo stalinismo. La memoria di quei terribili momenti è incisa nella pietra di molte architetture che dominano ancora oggi il paesaggio italiano. In molti luoghi d’Italia interi paesi ricordano le stragi e le atrocità subite. Tutto questo ha scolpito delle immagini, delle espressioni linguistiche, dei modi di dire e di fare che oggi riemergono con una chiarezza sconcertante nell’avversione manifesta e violenta verso qualsiasi forma di “differenze”.

Negli anni settanta e poi negli ottanta l’Italia è stata attraversata da una serie di stragi che hanno letteralmente cambiato il volto del paese. Dalla strage di piazza Fontana a Milano fino alla strage della Stazione di Bologna, con numerosi altri episodi altrettanto gravi e drammatici nel mezzo. Il periodo cosiddetto della “strategia della tensione” che ha spezzato le gambe al paese impedendone un vero sviluppo democratico. Stragi spesso dette “di stato”, con alle spalle servizi segreti e formazioni politiche  che sedevano in parlamento.

E in mezzo a questi eventi eclatanti, tanti “piccoli” traumi sempre ben nascosti dalla politica di stato come Portella della Ginestra. O eventi apparentemente non politici, come l’ICMESA a Seveso, ma in realtà sempre coperti per una precisa volontà di stato.

Arriviamo così ai traumi del nostro “oggi”, come il G8 con la Diaz e l’assassinio di Carlo Giuliani.

Tutte queste storie possono essere classificate come “eredità difficili”? Questi eventi tragici hanno cambiato l’identità di un intero paese, l’Italia, che della rimozione, della cancellazione e del dimenticare ha fatto una vera e propria filosofia di vita pubblica. E cosa fa quella parte di popolazione che tenta di ricordare e lavora per non cancellare? Come si può immaginare un futuro del passato?

A queste domande in Italia rispondono tante voci: musei, memoriali, campi scuola, centri educativi, ma anche giovani graphic journalist , cantautori, artisti, performer e movimenti dal basso.

CHE VOGLIAMO FARE

Vogliamo creare un sito che tenga aperto e vivo il dibattito su tutte queste cose, che renda attuale la memoria di queste storie non pensando al passato, ma pensando all’Italia di oggi troppo spesso razzista, qualunquista e poco attenta alla sua stessa vita.

Vogliamo produrre micro-documentari andando sui luoghi di questa memoria, parlando con le persone, e visitando quei musei, quei memoriali, quei parchi che le comunità hanno costruito e provano a rendere vivi.

I documentari saranno fruibili gratis on line, nel sito e saranno realizzati dalla Videomaker Isabella Gaffè e dalla storica e curatrice d’arte Viviana Gravano, esperta di difficult heritage e studi postcoloniali, coinvolgendo di volta in volta artisti, ricercatori, teorici e attivisti.

Saranno una cronaca giorno per giorno del lungo viaggio che a più tappe ci porterà a vedere con i nostri occhi cosa fa l’Italia che è “discorde” e continua a ricordare per poter immaginare…

Il sito sarà anche un modo per segnalare le iniziative, le pubblicazioni, gli articoli che parlano dei temi che tratteremo. Sarà uno spazio aperto a artisti, teorici e attivisti che abbiano voglia di contribuire mandandoci loro stessi link o segnalazioni che saranno inserite nel sito stesso.

Tenere viva la memoria non vuol dire solo rileggere il passato, ma vuol dire prima di tutto leggere il presente in tutte le sue crepe, le sue cadute, i suoi pericolosi ritorni. Per questo il sito non parlerà solo di quello che è stato, ma ancora di più di quello che “è” e di quello che “potrebbe” essere.

Chiederemo aiuto anche a contributors non italiani perché l’Italia di oggi è sotto stretta osservazione di molti artisti e studiosi di tutto il mondo, e quindi ci sembra importante segnalare qualsiasi forma di riflessione o iniziativa che parli dei temi che ci interessano con gli occhi di chi non vive in Italia.

PERCHE’ VI CHIEDIAMO UN CONTRIBUTO

[DI]SCORDARE non vuole avere nessun genere di finanziamento pubblico in partenza che ne possa in qualche modo condizionare la libertà di espressione. Non intende collegarsi a nessuna situazione istituzionale o accademica perché vuole essere un territorio che attraversa tutte le realtà senza confini o distinzioni.

Per questo abbiamo pensato a un finanziamento dal basso che ci servirà semplicemente per pagarci le spese dei viaggi, dei materiali per realizzare i video e per la parte tecnica del sito.

Abbiamo anche pensato che questo sito, senza voler essere presuntuose, dovrà diventare patrimonio di molti e dunque ci sembra giusto che parta finanziato dal basso, da chi crede che queste cose oggi siano davvero importanti, anzi il centro della nostra scommessa sul futuro in Italia.

CHI SIAMO?

Unclebilli è una neonata piccola casa di produzione video indipendente e autonoma, che si interessa sia di documentari sia di video arte.

Routes Agency.Cura of Contemporary Art, è un collettivo curatoriale fondato 8 anni fa per lavorare sul rapporto tra arte, estetiche e colonialismo e post-colonialismo, con un focus anche sui Cultural Studies e i Gender Studies. In questi anni ha prodotto mostre sul territorio italiano e in Europa, Stati Uniti, Africa e Australia, convegni non convenzionali, conferenze e workshop. Curatrici e fondatrici del collettivo sono Viviana Gravano, storica e suratrice di Arte Contemporanea, e Giulia Grechi, antropologa contemporanea.

Il progetto [DI]SCORDARE è curato da:

Viviana Gravano, una storica e curatrice di arte contemporanea, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Da molti anni interessata al legame tra arte e memoria, con un focus particolare sulle memorie difficili e sul colonialismo italiano. Nel progetto Viviana svolge la parte di ricerca più strettamente storica e estetica e realizzerà un libro finale.

Isabella Gaffé, videomaker, sceneggiatrice e montatrice video, da diversi anni si interessa in particolare di video di documentazione, ma partecipa anche a progetti di video arte. Nel progetto realizzerà una serie di micro-documntari che verranno postati nel sito di [di]scordare per documentare il viaggio nell’Italia delle eredità difficili.

COSA CI SARA’ ESATTAMENTE NEL SITO?

Il SITO [di]scordare non sarà un blog o una piattaforma aperta, ma sarà uno spazio in cui il progetto [di]scordare racconterà in tempo reale tutto il suo viaggio nell’Italia che è “discorde” e nell’Italia che “scorda”. Andremo a vedere musei, siti di memoria, fondazioni, centri educativi, ma anche monumenti spontanei, murales popolari, a incontrare graphic novelist , cantanti pop e cantautori…insomma tutti quei luoghi e quelle persone che ci vorranno parlare di quelle “eredità difficili” che ci impediscono di vivere bene il nostro presente e il nostro futuro.

Periodicamente quindi posteremo reportage video e fotografici delle varie tappe del viaggio, anche con interviste o link a materiali utili per approfondire.

Poi creeremo una piccola sezione news dove posteremo degli eventi che ci sembrano interessanti, che scopriremo durante il nostro viaggio, sia nei luoghi dove andremo, sia segnalati dalle persone che incontreremo.

Ci sarà poi un’area link dove a mano a mano posteremo i link ai siti web collegati ai luoghi e alle persone che visiteremo.

Apriremo anche una picola sezione dedicata alle recensioni di opere di Graphic Novel o Graphic Journalism che parlano delle storie traumatiche di cui ci interessiamo. Pensiamo che oggi sia essenziale capire che ogni linguaggio serve per ricordare e elaborare quel passato difficile per vivere bene ora. Posteremo sempre qualche tavola di queste opere, segnalando il libro e scrivendo noi qualcosa o chiedendo ad altri di farlo.

Ci sarà anche una piccola sezione speciale che chiameremo “compilation” dove vorremmo mettere i link a tutte quelle canzoni o musiche che si connettono alle nostre storie. Citiamo solo due esempi per farci capire: Francesco Guccini che canta Piazza Alimonda in onore dei fatti del G8, ma anche i Modena City Ramblers che nel 2013 cantano della Strage di Bologna.

Ricordare non è un esercizio archivistico ma una ginnastica attiva per il futuro e noi non vogliamo smettere mai di esercitarla!!

COME USEREMO LE VOSTRE DONAZIONI

Per trasparenza vi indichiamo qua sotto a cosa serviranno le vostre domanzioni:

1. Grafico per realizzare il logo e l’immagine coordinata del progetto

2. Web designer per realizzare il Sito Web, cioè l’intera piattaforma

3. Viaggi in giro per l’Italia per realizzare il progetto (trasporti, vitto, alloggio, biglietti musei etc.)

4. Materiali per realizzare la produzione audio e video dei documentari

5. Social Media manager per far conoscere del sito via web e via social

6. Sostegno per progetti speciali con artisti (artisti visivi e perfomer)

NESSUN PERK MA GRAZIE

Abbiamo pensato a lungo all’idea di creare dei perk ad hoc per il progetto ma poi ci siamo dette che questo sito parla di cose importanti, che non abbiamo voglia di “poppizzare” creando gadget o comprando oggetti da regalare. Chi ci vuole aiutare avrà un nostro GRAZIE ovunque potremo e in primis sul sito stesso che avrà una pagina fissa con i nomi di tutt* quell* che avranno contribuito a crearlo. Naturalmente avremo una pagina FB e anche qui vi ringrazieremo uno/una per uno/una.

Ma più che altro se ci aiuterai farai parte di un progetto che sarà condiviso e sarà anche TUO.

PER QUALSIASI PROBLEMA SULLE DONAZIONI CONTATTATECI ALLA NOSTRA MAIL

Cotattaci: discordare2018@gmail.com

ENGLISH VERSION

translated by Pierpaolo Ricci

[DI] SCORDARE

Difficult Heritage in Italy

From colonialism to fascism and Genua G8

WHAT ARE WE TALKING ABOUT

What do the Nazi-fascist massacre of Sant’Anna di Stazzema and the murder of Carlo Giuliani during the G8 summit in Genoa have in common?  What about the massacre of the monks of Debra Libanos in Ethiopia by the Italian fascist colonists and the bombing of the Bologna train station? Not to mention the Portella della Ginestra massacre and the victims of the ICMESA Seveso disaster.

The [DI]SCORDARE project actually combines in its name two antitethical discussion topics that our project wants to explore: on the one hand the people who have been opposing, being a discordant voice, not in accordance with the accepted or official Italian chronicles; on the other hand, the prevailing Italian habit of “forgetting”, cancelling or even hiding any collective trauma that have been defining the identity of the country since 1861.

The new-born Italian nation soon started the wars of colonial conquest that, though started in the liberal era, had their peak during the fascist era. As a matter of fact, Italian colonialism has not only brought death and destruction to different continents in the world but it has also contributed to the creation of a collective racist imagination that manifests itself today in a poisonous way throughout Europe. Undoubtedly, today’s racists in Italy are the nephews of the past Italian colonialists.

Since the twenties, Italy has been dominated by fascism, a fierce dictatorship, equal to Nazism, Francoism or Stalinism. The memory of those terrible moments is engraved in the stone of many architectures that still dominate the Italian landscape today. Most of the municipalities, in many regions of Italy, still recall the massacres and atrocities suffered during those painful times. This has formed some clear and visible images, linguistic expressions, sayings, bewildering habits and manifest violent aversion towards any form of “difference”.

In the seventies and then again in the eighties, Italy went through a series of massacres that have literally changed the face of the country. From the Piazza Fontana massacre in Milan to the one at Bologna train station, with many other equally serious and dramatic events in between. The so-called period of the “strategy of tension” has swept the legs of the country, preventing a true democratic development.

These awful massacres and violent struggles have been usually associated with governments, security apparatuses working behind the scenes and political groups sitting in the parliament.

In the midst of such appalling events, many “secondary” traumas like Portella della Ginestra or apparently non-political events like the ICMESA Seveso disaster, have always been covered up by an explicit political decision. So here we come to more recent traumas like the Genua G8 – Diaz massacre and the murder of Carlo Giuliani.

Can all these stories be classified as ” difficult legacies “? They have changed the identity of an entire country, Italy, converting removal , cancellation and forgetting mechanisms into a real public life philosophy. On the other hand, what is that part of population trying to remember and to achieve peace through memory actually doing today? How can a future of the past be envisioned then ?

Many voices are actually answering to these questions in Italy: museums, memorials, school camps, educational centers, but also young graphic journalists, songwriters, artists, performers and grassroots movements.

WHAT IS OUR GOAL

We want to create a website that keeps the debate open on such topics, making the memory of these stories alive, without considering the past, but focusing on today’s Italy, oftentimes racist, indifferent and not aware of its own essence. Our aim is therefore to produce micro-documentaries by stopping over these sites of remembrance , talking to people , and visiting museums , memorials and parks that communities have built and struggled to keep alive over the years.

The documentaries, freely available online, will be realized by Isabella Gaffè: Videomaker and by Viviana Gravano: art historian, curator, difficult heritage and postcolonial studies expert and will occasionally involve artists, researchers, theoreticians and activists.

They will be a day-by-day chronicle of a long journey that will make us see with our own eyes what “discordant” Italy usually does to keep on remembering and producing ideas…

The web portal will also be a way to bring information on initiatives, publications, articles that talk about the topics we will deal with. It will be an open space for artists, theorists and activists who want to contribute by reporting links that will be included in the portal itself.

Keeping the memory alive does not only mean reviewing the past but first and foremost reading the present in all its cracks, falls and dangerous returns.

That is why the portal will not only speak of what has been, but chiefly of what “it is” or what “could be” to a greater extent.

We will ask for help from non-Italian contributors as well, since today’s Italy is under close scrutiny by many artists and scholars from all over the world , therefore, it seems relevant to both mention and reveal any form of reflection or initiative focusing on the issues we are dealing with, through the eyes of non italian citizens .

WHY WE ASK FOR DONATIONS:

[DI] SCORDARE does not want to have any kind of public funding that may in any way condition its freedom of expression from the very start. The project does not intend to relate to any institutional or academic organism since its ambition is to be a territory that crosses all realities without boundaries or distinctions.

As a consequence, we have thought of a grassroots funding so as to pay travel expenses, video production equipment and website building costs.

We’re going to make at least 16 stops in Italy: even though the journey throughout the country, from Bolzano to Palermo, has already begun and self-financed, we will however need your precious help in order to continue and complete the project. We also thought that this site, without being presumptuous, could become a major asset for many people and therefore it would be fair to start a grassroots funding among the citizens who believe that these things are still critical, actually the greatest bet on the future of Italy.

NO PERK BUT THANKS INSTEAD

We’ve thought a lot about the idea of creating ad hoc perks for the project but then we told ourselves that this site talks so much about important things that we didn’t feel like creating some “pop” pages, gadgets or even items to give away. Everyone can contribute and receive our special GRATITUDE; as a matter of fact the site itself will have a fixed page with the names of all the people that helped us building it.

Of course there will be a Facebook page where every contributor will be thanked too.

Above all, if you help us you will be part of a shared project that will be yours too .

HOW WE WILL USE YOUR DONATIONS

For transparency, we indicate below what your donations will be used for:

1. Graphic Designer to realize the logo and the coordinated image of the project

2. Web Designer to create the Website, ie the entire platform

3. Travel around Italy to carry out the project (transport, meals, lodging, museum tickets, etc.)

4. Materials for producing audio and video production of documentaries

5. Social Media manager to talk about the portal on the web and on social media

6. Fee for special projects with artists (visual artist and performers).

FOR ANY QUESTIONS ABOUT THE DONATION PLEASE CONTACT US

Contact us:  discordare@gmail.com

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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