Cinque poesie inedite di Simone Consorti

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Pessoa

 

L’imprevisto era previsto per le quattro

Io sarei arrivato in ritardo in anticipo

e tu in anticipo in ritardo

 

Io sarei tornato

a riprendermi una mia impronta

e tu a recuperare una tua orma

 

Io avrei avuto un’intuizione

magari un presagio

e tu

un deja vu

 

E’ tutta la vita che ci presentiamo

là dove non ci siamo

Che ci presentiamo

anche se ci conosciamo

“Piacere Fernando Pessoa”

 

L’imprevisto era previsto per le quattro

ma per uno sciagurato contrattempo

si è dovuto rimandarlo

 

 

Ho lasciato accanto al mio un posto vuoto

 

Ho lasciato accanto al mio un posto vuoto

e a chi me lo chiede

dico occupato

 

Dico sto aspettando

dico lei verrà tra poco

non so quando

 

D’altronde non c’è fila per sedere

perché nessuno vuole mettersi vicino

a chi sta aspettando qualcun altro

 

Ho lasciato un posto vuoto qui accanto

ma intanto pure il mio si sta svuotando

 

 

I tuoi occhi mi stanno lasciando

 

I tuoi occhi mi stanno lasciando

ma non il tuo sguardo

Non so più il colore preciso

né il taglio

ma continuo a sentirmeli addosso

ogni volta che sbaglio

 

Ogni volta che mi perdo il portafoglio

ogni volta che riempio

un nostro specchio o un foglio

ogni volta che non sono all’altezza

perché la tua mancanza

mi dimezza

 

I tuoi occhi mi stanno lasciando

ma non il tuo sguardo

 

La mia metà ha passato la frontiera

 

La mia metà ha passato la frontiera

e dice che mi aspetta

senza fretta

 

L’altra mia metà è ancora qua

vittima di solitudine e di moltitudine

 

Basterebbe un passo

indietro o in avanti

per essere uno

uno tra tanti

 

La mia metà ha passato la frontiera

in una notte d’inverno

di un giorno di primavera

 

L’altra mia metà si è fatta in tre

per ritrovarsi

ma ora deve sia seguirsi

che aspettarsi

 

In ogni bara lasciateci un buco

 

In ogni bara lasciateci un buco

per farci entrare il mondo

oppure un bruco

 

In ogni bara lasciateci un buco

per fare uscire almeno un po’ di buio

 

C’è tutto ciò che han veduto

negli occhi di ognuno

quando si chiudono

 

In ogni bara lasciateci un buco

a forma di nuvola

io ritratto da emy foto

Biografia:

Simone Consorti è nato nel 1973 a Roma, dove insegna in un liceo. Ha esordito con “L’uomo che scrive sull’acqua ‘aiuto’”(Baldini e Castoldi 1999, Euroclub 2000, Premio Linus). Ha pubblicato i romanzi “Sterile come il tuo amore”(Besa, 2008), “In fuga dalla scuola e verso il mondo”(Hacca, 2009), “A tempo di sesso”(Besa, 2012),“Da questa parte della morte”(Besa, 2015), “Otello ti presento Ofelia” (L’erudita, 2018), “La pioggia a Cracovia”(Ensemble, 2019), oltre che diverse raccolte di poesia, tra cui “Nell’antro del misantropo”(L’arcolaio, 2014) e “Le ore del terrore”(L’arcolaio, 2018). La sua piéce “Berlino kaputt mundi” è andata in scena al Teatro Agorà di Roma nel marzo del 2018. Si occupa di street photography; ha tenuto mostre personali in Italia e partecipato a collettive in Russia.

 

 

 

 

Immagine di copertina: Foto di opera di Echi Aaberg, artista svedese, materiali misti, per gentile concessione di GAP (Global Art Project).

Riguardo il macchinista

Bartolomeo Bellanova

Bartolomeo Bellanova pubblica il primo romanzo La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo) nel dicembre 2009 ed il secondo Ogni lacrima è degna (In.Edit) in aprile 2012. Nell’ambito della poesia ha pubblicato in diverse antologie tra cui Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento (Rayuela Ed. 2014) e nella successiva antologia Sotto il cielo di Lampedusa – Nessun uomo è un’isola (Rayuela Ed. 2015). Fa parte dei fondatori e dell’attuale redazione del contenitore online di scritture dal mondo www.lamacchinasognante.com. Nel settembre’2015 è stata pubblicata la raccolta poetica A perdicuore – Versi Scomposti e liberati (David and Matthaus). Ė uno dei quattro curatori dell’antologia Muovimenti – Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi Edizione – ottobre 2016), antologia di testi poetici incentrati sulle migrazioni. Nell’ottobre 2017 è stata pubblicata la silloge poetica Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi Edizione), edizione contenente un progetto fotografico di Aldo Tomaino. Co-autore dell’antologia pubblicata a luglio 2018 dall’Associazione Versante Ripido di Bologna La pacchia è strafinita. A novembre 2018 ha pubblicato il romanzo breve La storia scartata (Terre d'Ulivi Edizione). È uno dei promotori del neonato Manifesto “Cantieri del pensiero libero” gruppo creato con l'obiettivo di contrastare l'impoverimento culturale e le diverse forme di discriminazione e violenza razziale che si stanno diffondendo nel Paese.

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