Per la sua attinenza a quanto sta accadendo oggi in Amazzonia, riproponiamo questo articolo pubblicato ne La Macchina Sognante n.2, in aprile 2016. PRIMA PARTE (Tradotta e curata a partire da comunicati stampa del CIMI – Consiglio Indigenista Missionario) Un leader indigeno si è nuovamente rivolto agli organismi internazionali per denunciare la situazione di estrema barbarie e crisi umanitaria che […]
Loretta Emiri
Terena (Loretta Emiri)
Per la sua attinenza a quanto sta accadendo oggi in Amazzonia, riproponiamo questo articolo apparso ne La Macchina Sognante n. 0 in ottobre 2015. “Siamo pescatori di carpe, sempre lì ad aspettare pazienti che si decidano ad abboccare”, concludeva. Sorprendendomi piacevolmente, era uscito dall’abituale mutismo per interessarsi alla mia situazione: dopo averla lucidamente analizzata, formulava addirittura dei suggerimenti che, […]
Indio ha capito che il Dio dei bianchi era cattivo (Gabriel Viriato Raposo Macuxi, trad. Loretta Emiri)
Per la sua attinenza a quanto sta accadendo oggi in Amazzonia, rilanciamo questa poesia pubblicata ne La Macchina Sognante n. 1, a gennaio 2016. Guarda, quando bianco è arrivato alla nostra terra, indio pensava che bianco era dalla parte di Dio, indio pensava che Dio era venuto a visitarlo. Infatti, bianco ha tutto e indio non ha nulla: […]
Una scimmietta dispettosa* (Loretta Emiri)
Nonostante la scacciasse, l’idea di scrivere un romanzo continuava a saltarle addosso come fa una scimmietta dispettosa. Per decenni ha preso tempo, definendo altre priorità e forgiando scusanti. Prima che la scrittrice avvii un’opera, di solito, il titolo si è già messo insieme da solo. Questa volta è diverso. L’ho vista grattarsi con furia la testa come quando, in […]
Ratzinger significa reazionario (Loretta Emiri)
Patetiche, le prime reazioni all’annuncio delle dimissioni. A prescindere dall’emittente televisiva, che gli intervistati fossero politici o comuni mortali di varia estrazione sociale, abbiamo dovuto ascoltare sostanzialmente identiche, emozionate considerazioni da lacchè. C’è stato persino chi ha definito Ratzinger un “rivoluzionario”. La rinuncia papalina e l’attenzione mediatica scatenatasi hanno avuto il potere di riportarmi indietro nel tempo e nello spazio, […]
Ultimo benchmark (Tullio Bugari)
Ultimo benchmark Mancano pochi giorni al congedo finale. Anzi, tecnicamente si chiama “esubero”, perché il potere s’è trasferito altrove e così l’azienda, come ovunque oramai nel settore finanziario, dopo anni di bulimia è diventata anoressica e vomita tutto. Tutto, tranne i nuovi dirigenti venuti a salvarla: oh prodi salvatori, che ne farete di noi? Per avviarmi al congedo in […]
Sono stata rapita dagli yanomami (Helena Valero)
Nota introduttiva di Loretta Emiri Risale al 1944 la prima spedizione scientifica realizzata in Amazzonia dal biologo italiano Ettore Biocca. Durante la missione raccolse frammentarie informazioni sugli Yanomami, che non potette visitare perché ritenuti minacciosi dalle guide locali. Seppe anche che poco tempo prima quegli stessi indios avevano rapito una ragazzina, Helena Valero, figlia di un venezuelano e di una […]
Bororo (Loretta Emiri)
L’arte plumaria, cioè la confezione di artefatti a partire dall’utilizzo di penne di uccelli, è fra le manifestazioni artistiche più espressive degli indios brasiliani. Le materie prime usate sono sostanzialmente le stesse, ma ogni società indigena ha sviluppato un suo stile; tanto che attributi peculiari quali forme, associazioni di materiali, combinazioni di colori, procedimenti tecnici, ci permettono di stabilire la […]
La cura attraverso la parola (José Eduardo Agualusa)
(La buona poesia accende bagliori nel cervello) Due anni fa, è nato in Inghilterra un curioso oggetto letterario, “The novel cure”, che potremmo tradurre come “La cura attraverso il romanzo”. Il libro, scritto da Susan Elderkin e Ella Berthoud, ha come sottotitolo “An A-Z of literary remedies”, ossia “ Un ricettario letterario dall’A alla Z”. L’idea è molto buona: prescrivere […]
L’eclisse (Augusto Monterroso)
Quando il frate Bartolomeo Azzarola si sentì perduto, accettò l’idea che più niente avrebbe potuto salvarlo. La poderosa foresta del Guatemala lo aveva imprigionato definitivamente. Di fronte alla sua ignoranza topografica si sedette aspettando tranquillamente la morte. Voleva morire proprio lì, senza nessuna speranza, isolato, con il pensiero fisso alla distante Spagna, specialmente al convento di Los Abrojos, dove Carlo […]