Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni, ci ha fatto dono della sua profondità materna, sia con le sue dichiarazioni essenziali sul riconoscimento del figlio, sia con la sua forza civile nella lotta che ha intrapreso perchè si sappia la verità. Lotta che noi della Macchina sognante non solo condividiamo ma anche sosteniamo. Questa madre che ha ingoiato un calice […]
Benedetta Davalli
“A passo di tartaruga” di Loretta Emiri, recensione e brani (a cura di Benedetta Davalli)
A passo di tartaruga Loretta Emiri Edizioni Arcoiris 2016 Questo libro è implicitamente un invito alla soggettività, l’ho percepito dopo averlo letto e recensito, almeno per quanto mi ha suggerito. “ la poesia (…) campagnola dalle ampie vesti, bella quando il sole tramonta, incline alla solitudine, avrebbe, se volesse, un’opinione sulle cose ‘affine al vento, questa è […]
Della propria voce (qudulibri 2016) – collettanea poetica del gruppo 98 (commento di di Benedetta Davalli)
“Questa prima parola che non so dire- ma che per nulla al mondo potrei tacere.” Questi versi di Paola Cimatti si possono considerare l’incipit di questa antologia, lo spazio di offerta di lettura e la condizione sperimentata da chi scrive, che non sa, ma cerca girovagando nella propria mente perché percepisce qualcosa di ineffabile, ma come dirlo, scriverlo, rappresentarlo? […]
“Nel guado degli annegati” poesie di Giuseppe Schembari -commento di Benedetta Davalli
Naufragi è il titolo di questa silloge e non è un titolo letterario, ma vero e drammatico, perché la lucidità della parola in Giuseppe Schembari è abbacinante. Seguire il succedersi dei versi è come una corsa lungo la via del cuore ineluttabilmente straziato dagli allucinogeni prima e dall’imbroglio e dal tradimento poi. Compaiono momenti di pietas come in Piccolo clandestino […]
“Può accadere che un urlo vi sorprenda nel sonno”, poesie da “Io No (ex io) di Valeria Raimondi, commento di Benedetta Davalli
IO NO (ex io) di Valeria Raimondi ed. Pellicano 2015 Le poesie di Valeria Raimondi mi hanno suscitato lo stupore, una sorta di riverbero interno tale da suggerirmi sensazioni fulminee di paura e di ebbrezza, di terrore e di ineffabilità, tanto che mi sono ritrovata con questa riflessione in mente: si può attraversare la morte che abbiamo dentro […]
Non vivo nel tempo che Crono dispone – Poesie di Benedetta Davalli
Non vivo nel tempo che Cronos dispone Abito un lento vagare di suoni Dove il cuore respira con grazia. Talvolta si accasa in me un groviglio di buio. E’ pesante da portare, irto da pensare. Sguardo Prima delle parole c’è lo sguardo poi il contatto pelle a pelle per […]
Recensione di Benedetta Davalli a “La truffa dei migranti” di Alessandro Ghebreigziabiher
La truffa dei migranti di Alessandro Ghebreigziabiher Tempesta editore, 2015 Questo romanzo è un’opera unica e straordinaria, unica per l’originalità che impregna l’intreccio delle storie fra loro. Storie che partono come quotidiane fino ad elevarsi a straordinarie per la ricchezza di umanità vissuta e descritta. Il titolo mi sembra provocatorio, poiché “ la truffa dei migranti” si risolve in […]
“Terzo millennio” e “Canto dal deserto” (Maria Laura della Rosa Antonellini)
TERZO MILLENNIO …1998-1999-2000… Noi guardiamo dalla Terra voi e i vostri – universali – voli e i vostri – interplanetari – voli e i vostri – stellari – voli Banalmente noi e dalla Terra da sopra le banali terre – Noi Radicate alla Terra e abbarbicate alle nostre lavorate terre e a naso in su con i figli e le […]
da “Il doppiere e lo specchio” (Silvana Baroni)
scrivere aforismi è un’arte funambolica è pensare senza rete di protezione Dalla prefazione del libro di Silvana Baroni “Il dopppiere e lo specchio” Antonio Castronuovo […] Silvana Baroni ha concepito predisponendo con un nervoso graffito l‘eclat dell’aforisma lungo le linee del disegno congiunto. In ognuna delle sue pagine si profila questo gioco sinestesico […]
Francescangelo (Marco Battista)
Francescangelo 1 – Non riesce più a dire nulla. – Non a noi, parla solo coi suoi morti. – È impazzito. – È andato, e non vuole più tornare. – Potrebbe tornare? – E per far cosa? – Per morire. – Un giorno mi pregò, qualora si fosse ritrovato in una situazione di disgrazia, di addormentarlo nella morfina. […]