Poiché andava e venivaSul bagnasciuga la marea infinitaSi allontanava e venivaIl pensiero eterno di una vitaSpento nel tempoConchiuso in uno spazioCome il guscio seccoD’un mollusco evaporatoCosì il mondoCosì il mondo degli stati umaniHa appreso l’arte consapevole d’uccidereCon l’intenzione di limare le costeNel continentale bene di séE forse per lui – il cittadino- che filtra tutta la spuma del mareNon esiste altro abbattimento che l’innalzamento delle mareeNell’augurio che per alloraStrato dopo stratoformino atolli di speranza, le carcasseReginaldo Cerolini 3 Gennaio 2015 Arese
Nato in Brasile 1981, Reginaldo Cerolini si trasferisce in Italia (con famiglia italiana) divenendo ‘italico’. Laureato in Antropologia (tesi sull’antropologia razzista italiana), Specializzazione in Antropologia delle Religioni (Cristianesimo e Spiritismo,Vipassena). Ha collaborato per le riviste Luce e Ombra, Religoni e Società, Il Foglio (AiBi), Sagarana, El Ghibli . Fondatore dell’Associazione culturale Bolognese Beija Flor, e Regista dei documentari Una voce da Bologna (2010) e Gregorio delle Moline. Master in Sceneggiatura alla New York Film Academy e produttore teatrale preso il National Black Theatre. Fondatore della CineQuartiere Società di Produzione Cinematografica e Teatrale di cui è (udite, udite) direttore artistico. Ha fatto il traduttore, il lettore per case editrice, il cameriere, scritto un libro comico con pseudonimo, l’aiuto cuoco, conferenziere, il commesso e viaggiato in Africa, Asia, Americhe ed Europa.
Immagine in evidenza “Mare e raggi di sole” dipinto di Barbara Gabriella Renzi