Andrea Zanzotto: HAIKU PER UNA STAGIONE

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Andrea Zanzotto

HAIKU PER UNA STAGIONE

 

 

Haiku di un’alba inattesa

forse mia – forse cenni

o sussurri di altri universi

*

Svagati sognolii sbocciano

o risvegli sbocciano

haiku all’alba, pappi invano inseguiti

*

Un papavero solitario

che ha perduto i miei amici

i suoi amici e me, papaveri

*

Oblioso rosso dimenticato –

un papavero che legge il verde –

da dietro gli occhi

da un migliaio di raggi rosso ridenti

*

Papaveri, non gocce di sangue innocente

nessun guizzo scherzoso nel tappeto di grano:

selvaggio e dolce mi bacia il mondo

*

Dove, piccole deboli truppe,

e perché e quando? Io cerco invano

voi cercate invano i luoghi

della vostra timida tenera battaglia

*

Papavero, profumo assente, profumo mentale?

Perché spalanchi l’occhio?

Perché così vivo, unicamente vivo?

*

Un mondo di azzurro come di un incubo

in lontananza – dove sprofondai –

papaveri vicino a me gentili applaudono

*

Dopo la tempesta il frumento inginocchiato

Il ciliegio arruffato e derubato

solo il papavero vince

e vince nel vento

*

Tra stelle e viaggi

tra gemme e lacrime

un “Io” rifà come film il suo”Io”

*

Forse api di ghiaccio in sottili

sciami impercettibili dietro le nuvole –

non convinto un gracile ramo annuisce

*

Grandine, chicchi come neve crudele –

una promessa aliena si sparge,

su foglie ferrite, su chiusi sentieri

*

Vana minaccia di pioggia nervosa –

un ragno tesse ben altri

esempi di coraggio

*

Finalmente svanisce

il Maggio più feroce del millennio –

il suo sole deforme

sopporta anche l’accoltellante eclisse

 

Questi haiku di Andrea Zanzotto fanno parte di una più vasta raccolta apparsa negli Stati Uniti con il titolo Haiku for a season, a cura di Anna Secco e Patrick Barron , University of Chicago Press, 2012 e, successivamente, in Italia nel Taccuino Senza le date/Numero Zero – Cesenatico 2014 , grazie alla personale e generosa autorizzazione di Marisa, moglie di Zanzotto, e dei figli Fabio e Giovanni.

Riguardo il macchinista

Walter Valeri

Walter Valeri poeta, scrittore e drammaturgo è stato assistente del premio Nobel Dario Fo e Franca Rame dal 1980 al 1995. Ha fondato il Cantiere Internazionale Teatro Giovani di Forlì nel 1999. Successivamente ha diretto il festival internazionale di poesia Il Porto dei Poeti a Cesenatico nel 2008 e L’Orecchio di Dioniso a Forli' nel 2016. Ha tradotto vari testi di poesia, prosa e teatro. Opere recenti Ora settima (terza edizione, Il Ponte Vecchio, 2014) Biting The Sun ( Boston Haiku Society, 2014), Haiku: Il mio nome/My name (qudu edizioni, 2015) Parodie del buio (Il Ponte Vecchio, 2017) Arlecchino e il profumo dei soldi (Il Ponte Vecchio, 2018) Il Dario Furioso (Il Ponte Vecchio, 2020). Collabora alle riviste internazionali Teatri delle diversità, Sipario, lamacchinasognante.com Dal 2020 dirige i progetti speciali del Museo Internazionale della Maschera “Amleto e Donato Sartori”. È membro della direzione del prestigioso Poets’ Theatre di Cambridge (USA).

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