4 poesie da “Via Ippocrate 15” di Thomas Ioannou (Parte 2)

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Autopsia 

 

Quando lo ripescarono

Ci volle tempo perché s’asciugasse

 

Lo pestarono come un polpo

Per rammorbidirgli un po’ l’anima

Ma non disse

Neppure una parola

Non voleva che lo ripulissero

Del suo ultimo desiderio.

 

E il suo corpo era così salato

Che poteva sembrare sudore marino

Rappreso mentre entrava e usciva

Con la furia degli amanti

Che sanno che ogni volta

Potrebbe essere l’ultima

 

Tra i denti

Teneva rabbioso una conchiglia

Come quelle raccolte da bambino

 

Un ricordo dal profondo

Un talismano per chi

Sul mare

Ci voleva camminare

 

 

 

Autodifesa (Self-defense)

 

O l’avrei ucciso io

O mi avrebbe ucciso lui

E’ stata autodifesa

Disse la poesia

A proposito del poeta morto

 

 

 

 

PUNTO DI FUSIONE 

 

E’ facile parlare del punto di ebollizione

Starsene sospesi tra

Una condizione umida e una aerea

 

Alzarsi con disinvoltura

O evocare il sollievo

Di uno scatto di rabbia

Ogni volta che si commette

Una serie di reati della carne

 

Ma chi sa qualcosa

Del punto di fusione dell’anima?

Il punto in cui inizia

Il countdown dei singhiozzi

E si battono tutti i record

Della resistenza umana

 

Lì dove si infrangono tutti i cronometri di dio

Incapace di seguire

Il frenetico corso dei mortali

 

In quelle circostanze estreme

Forse solo la poesia

Con i suoi arruginiti arnesi

Può registrare con precisione

La linea isoelettrica dell’esistenza

 

E’ colpa dei sogni 

 

Ora anche tu lo sai

Hai scoperto

Che è tutto colpa dei sogni

E’ colpa loro se siamo diventati

nient’altro che tardive ombre.

 

Ombre che s’illuminano di notte

E sono domate

Alle prime luci del giorno

La loro luminosa oscurità vince

Ed emanano un limite umano

 

Con un guinzaglio

Al collo

Che li frena

Un guinzaglio amico

Il più fedele

Degli esseri esistenti

 

Una corda al collo

Da cui essere sospesi tra

L’oscurità e la luce

 

 

E per questa sospensione

Essere

Una fine orgasmatica

 

Traduzione inglese dal greco di Yannis Goumas, traduzione dall’inglese di Pina Piccolo LogoCC

 

 

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THOMAS IOANNOU  è nato nella città di Arta nel 1979  ed è cresciuto a Preveza in Epiro. Ha studiato Medicina all’Università di Atene.  La sua prima raccolta di poesia 15 Hippocrates Street (Ιπποκράτους 15), è stata pubblicata  nel 2011 da Shakespirikon, Tessaloniki, è ha ricevuti il premio statale per la letteratura del Ministero della Cultura. E’ medico neurologo e abita a Yannina, nell’Epiro settentrionale.

 

Foto in evidenza di Teri Allen-Piccolo.

Foto dell’autore a cura di Thomas Ioannou.

 

 

 

Riguardo il macchinista

Pina Piccolo

Pina Piccolo è una traduttrice, scrittrice e promotrice culturale che per la sua storia personale di emigrazioni e di lunghi periodi trascorsi in California e in Italia scrive sia in inglese che in italiano. Suoi lavori sono presenti in entrambe le lingue sia in riviste digitali che cartacee e in antologie. La sua raccolta di poesie “I canti dell’Interregno” è stata pubblicata nel 2018 da Lebeg. È direttrice della rivista digitale transnazionale The Dreaming Machine e una delle co-fondatrici e redattrici de La Macchina Sognante, per la quale è la cosiddetta macchinista -madre con funzioni di coordinamento. Potete trovare il suo blog personale digitando http://www.pinapiccolosblog.com

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