Dalla fotogallery di en nico
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Sono solo una ragazza di Tripoli
ingenua e talvolta malvagia
Ho lasciato metà dei miei amici bruciare nella memoria
Ogni giorno scrivo questa è la mia unica conoscenza
Avvicino i vulcani
e nel testo rendo fratelli i nemici
Li faccio brindare e morire senza combattere
Ho lasciato un tempo pesante
e costruisco il mio tempo personale
Non mi importa quanti occhi catturano i miei errori
né quanti cani abbaiano alla mia pigra carovana
Sono una ragazza di Tripoli
i miei desideri sono semplici come il tetto di casa mia
Aspetto che la guerra finisca
per sedermi con il mio amato in un bar
perché i miei piccoli crescano nel giardino invece che nella paura
per scrivere il mio romanzo, Maymouna la libica.
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Stringo il mondo dal suo unico testicolo
Gli incido un tatuaggio sulla gamba rotta
Gli dico sei un cavallo ferito che deve morire
Con un colpo di grazia in modo da non recare dolore a nessuno
Gli infilo in bocca carta dei vecchi giornali per attenuare le urla
Sapete che a tutti piace gridare
Gridano di dolore, di felicità, di sofferenza e di piacere
Ieri ho raccolto le grida di gatti e bambini
e quelle di formiche nel centro della terra
Le ho messe in una bottiglia
caduta per terra
Il mondo divenne dunque muto
e da quel giorno balbetta e inclina l’orecchio, fingendo
di sentirci.
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انا مجرد بنت من طرابلس
ساذجة وشريرة احيانا
تركت نصف اصدقائي
يحترقون في الذاكرة
اكتب كل يوم هذه
معرفتي الوحيدة
اُقرّب مابين البراكين
وأجعل الاعداء في النص اخوة
يشربون الانخاب ويموتون بلا قتال
تركت ملة وقت ثقيل
لهذا اصنع وقتي الخاص
ولا أبالي كم عينا تقتنص اخطائي
وكم كلبا ينبح على قافلتي الكسولة
انا بنت من طرابلس
أمنياتي بسيطة كسقف بيتي
انتظر ان تنتهي الحرب
لأجلس مع حبيبي في مقهى
ليكبر صغاري في الحديقة بدل الخوف
.ولأكتب روايتي ميمونة الليبية
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أشد العالم من خصيته الوحيدة
ادق له وشما على ساقه المكسورة
واقول له انت حصان جريح
يجب ان يموت برصاصة الرحمة
حتي لايتألم أحد
احشو في فمه ورق جرائد
قديمة كي لا يصرخ
انتم تعرفون ان الجميع
يحب أن يصرخ
يصرخون من الوجع والسعادة والألم والنشوة
البارحة جمعت صراخ القطط والصغار
وصراخ النمل في باطن الأرض
جعلته في زجاجة سقطت على الأرض
فأصاب العالم الخرس
من يومها وهو يهمهم
.ويميل بإذنه متظاهرا انه يسمعنا
Samira Albouzedi poeta nata nel 1969 a Tripoli in Libia, scrive e pubblica dal 1994. Ha pubblicato in giornali e riviste locali e arabe, ha partecipato a molti incontri poetici in Libia e all’estero, sono stati scritti vari studi sulla sua esperienza. Ha partecipato a molti festival e convegni tra cui il festival Sète in Francia, ha partecipato con presentazioni in Tunisia e Marocco. Tra le sue opere: sotto bombardamento, la porta del sogno, il mondo si risveglia in modo pauroso.